Adempimenti burocratici successivi al decesso

documenti da firmare e organizzare sulla scrivania

Adempimenti con l'INPS:

In caso di decesso di un familiare titolare di pensione, è essenziale comunicare l'evento all'INPS presentando una certificazione di decesso e restituendo il libretto di pensione. Oltre a ciò, è necessario:

  1. Presentare la domanda di pensione di reversibilità nel caso in cui il superstite sia un familiare avente diritto.
  2. Presentare la domanda di riscossione dei ratei maturati e non riscossi, come ad esempio il rateo di 13° mese.
  3. Pagare le rate residue delle addizionali regionali e comunali dell'IRPEF dovute dal defunto sul reddito di pensione per l'anno precedente al decesso.

Adempimenti con l'Agenzia delle Entrate:

  • L'erede incaricato deve presentare la dichiarazione dei redditi relativa all'anno del decesso per conto del defunto. La denuncia, intestata al defunto, deve includere nel riquadro dedicato i dati dell'erede che materialmente presenta il documento. Il termine per la presentazione della dichiarazione varia in base alla data del decesso del contribuente.
  • Si consiglia di rivolgersi all'Agenzia delle Entrate o a patronati e sindacati per assistenza e informazioni relative ai tempi e alle modalità di presentazione della dichiarazione.

Come iniziare la successione:

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso presso l'Agenzia delle Entrate competente in base all'ultima residenza del defunto. Questa dichiarazione consente agli eredi di acquisire, in proporzione, le quote di proprietà che fino al giorno prima della morte erano appartenute al defunto.

I beni del defunto possono essere detenuti in comproprietà con altre persone, come il coniuge o i figli. Nella dichiarazione di successione, è necessario indicare esclusivamente le quote di proprietà del defunto. Successivamente a verifiche fiscali, gli eredi sono tenuti al pagamento dell'imposta di successione, la cui entità varia in base al grado di parentela e alle quote ereditarie. L'imposta può essere versata presso sportelli bancari, postali o esattoriali mediante il modello F23, e la ricevuta del pagamento deve essere presentata insieme alla pratica di successione all'Agenzia delle Entrate.

Non è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione se si verificano entrambe le seguenti condizioni, entrambe documentate da una dichiarazione scritta dei beneficiari:

  1. L'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto.
  2. L'attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non include beni immobili o diritti reali immobiliari.

Gli eredi possono compilare e presentare personalmente la dichiarazione di successione o possono avvalersi dell'assistenza di professionisti come notai, avvocati, commercialisti, oppure rivolgersi a associazioni di categoria o sindacati.

Cosa fare se c'è un testamento?

  • La pratica più opportuna in caso di notifica di un testamento è affidare le questioni burocratiche a un notaio di fiducia o all'ufficio competente di un patronato o sindacato. Si consiglia di rivolgersi a professionisti esperti in materia legale e successoria per garantire una gestione corretta e conforme alle normative vigenti.
  • Rivolgersi a un notaio di fiducia o presso patronati o sindacati può aiutare a semplificare il processo e ad assicurare che tutte le procedure siano eseguite correttamente, garantendo così il rispetto delle volontà testamentarie e la corretta distribuzione dell'eredità.

Come fare la detrazione delle spese funebri?

Per quanto riguarda la detrazione d'imposta relativa alle spese sostenute per eventi luttuosi nella dichiarazione dei redditi, è possibile ottenere una detrazione del 19% sull'importo complessivo di € 1.549,37, pari a € 294,38 per ogni evento luttuoso. È importante notare che l'importo detraibile rimane fisso anche se più familiari contribuiscono alle spese. Tuttavia, la detrazione può essere frazionata tra gli aventi diritto con una dichiarazione di ripartizione delle spese.

Per gestire correttamente questa procedura fiscale, è consigliabile rivolgersi a un commercialista o a patronati e sindacati. Questi professionisti possono offrire assistenza nella compilazione della dichiarazione dei redditi e fornire informazioni dettagliate sulla detrazione fiscale relativa alle spese per eventi luttuosi.

Cosa fare se il defunto aveva un veicolo?

Per quanto riguarda la gestione dei veicoli intestati al defunto, è importante notare che essi non devono essere inclusi nella dichiarazione di successione. Al contrario, è necessario procedere con la variazione dell'intestazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) a nome degli eredi e/o legatari o, se del caso, procedere con la rottamazione del veicolo.

Il termine per effettuare questa variazione, al fine di evitare sanzioni, è di 60 giorni dalla data dell'autentica della firma sulla dichiarazione di accettazione dell'eredità. Se ci sono più eredi e solo uno di essi desidera intestarsi il veicolo, è necessario seguire due passaggi successivi: prima iscrivere il mezzo a nome di tutti gli eredi e poi trascriverlo a favore dell'unico erede che intende risultare intestatario del veicolo.

È possibile allegare un unico atto di accettazione di eredità da parte di tutti gli eredi con contestuale vendita pro quota a favore dell'erede che chiede l'intestazione del veicolo. Questa operazione è soggetta al pagamento dell'Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), la cui cifra varia in base al veicolo e alla provincia di residenza. Per gestire correttamente questi passaggi, è consigliabile consultare un notaio o rivolgersi a un commercialista esperto nelle questioni successorie e amministrative.

Cosa fare con i conti correnti del defunto?

Quando si tratta degli aspetti finanziari legati al defunto, gli eredi devono intraprendere diverse azioni:

  1. Contattare Istituti di Credito e Uffici Postali: Gli eredi devono prendere contatto con gli istituti di credito o gli uffici postali di riferimento per gestire tutti gli adempimenti relativi alle competenze bancarie o postali del defunto, inclusi conti correnti, depositi, cassette di sicurezza, titoli, domiciliazioni di pagamenti, ecc.
  2. Riconsegnare Assegni non Utilizzati: Gli eredi devono restituire gli assegni non utilizzati e qualsiasi oggetto di proprietà della banca o delle poste, come bancomat o carte di credito.
  3. Svincolare Somme: Alcune banche potrebbero richiedere una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà per sbloccare le somme. Questa dichiarazione può essere resa direttamente dall'erede. Altre banche potrebbero richiedere un atto notorio, che può essere reso da due testimoni davanti al cancelliere della pretura o a un notaio. È consigliabile informarsi presso le banche e le poste sulla documentazione necessaria.
  4. Gestire Cointestatari: Se ci sono cointestatari, potrebbe essere necessario aprire un conto alternativo e procedere alla variazione degli appoggi bancari relativi alle utenze in essere.
  5. Gestire Cassette di Sicurezza: Nel caso in cui il defunto avesse cassette di sicurezza, è consigliabile aprirle prima di presentare la dichiarazione di successione. Questo per fare un inventario del contenuto e inserire il valore nella dichiarazione di successione.

Per svolgere correttamente queste operazioni, è consigliabile rivolgersi alle banche e agli uffici postali competenti.

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